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SISMABONUS

Con la Legge di bilancio 2021, il Sismabonus 110% per i lavori di miglioramento sismico e l’acquisto di immobili antisismici è stato prorogato fino al 30 giugno 2022 e, solo per i condomìni che al giugno 2022 hanno concluso almeno il 60% dei lavori, fino al 31 dicembre 2022. Sono dunque prorogate a tutto il 2022 le opzioni di sconto in fattura e cessione del credito.

Il Sismabonus, indipendentemente della percentuale, è la detrazione Irpef o Ires che viene riconosciuta ai contribuenti (privati e società) che effettuano lavori per mettere in sicurezza le proprie case e gli edifici produttivi in zone a rischio sismico in zone 1, 2 e 3 (viene esclusa la sola zona 4).

SUPER SISMABONUS 2021 al 110%

La percentuale del 110% è applicabile a tutti gli interventi oggi incentivati con il Sismabonus a condizione che siano eseguiti congiuntamente ad almeno uno dei seguenti interventi indicati nel Decreto rilancio:

1) isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio – sia unifamiliare sia condominiale, pare di capire – con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio (il cappotto termico, con spese non superiori a 60mila euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio);

2) interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici o alla microcogenerazione (ammontare delle spese non superiore a 30mila euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio, incluse le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dell’impianto sostituito);

3) interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore, inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici o alla microcogenerazione (ammontare delle spese non superiore a 30mila euro, compreso lo smaltimento e la bonifica dell’impianto sostituito).

Pertanto il Sismabonus al 110% è fruibile solo se agganciato a questi interventi trainanti ad alta efficienza energetica.

(Fonte Ediltecnico.it)